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“GATTA CI COVA”

Commedia in tre atti di Russo Giusti

Il ricco proprietario terriero Patruni Isidoro è preso di mira dalla sua abile e furba sorellastra ‘Ntonia, che tramite i consigli di astuti legali riesce ad ottenere la donazione di tutte le sue proprietà, in cambio di una vana e quanto generica promessa di “possesso in vita”. Quando Isidoro si accorge del tranello in cui è caduto, cerca di annullare l’atto che ha sottoscritto invocando l’art. 1083 del Codice Civile che dice: adozione o legittimazione di un figlio. Fortunatamente nella sua fattoria vive un ragazza, Vanna, figlia della massara ‘gna Mena, incinta del fidanzato, che casualmente è morto. Il padrone si decide a sposarla e a riconoscere il figlio. La contesa è sospesa fino al giorno del parto: purtroppo il bambino nasce morto e il povero proprietario, ormai sconfitto, lascia immediatamente le sue terre. Ma qualcuno, Maridda, lo raggiunge per richiamarlo indietro, con tono di vittoria:”Nautru ni nasciu VIVU” . Patruni Isidoro sposa la giovane, ne legittima il figlio rientrando così nell’incontrastato possesso della sua proprietà.

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