“SISTEMA RIBADIER”
Commedia in tre atti di Georges Feydeau e Maurice Hennequin
Eugenio Ribadier è il secondo marito di Angèle, vedova di M. Robineau. Dopo l'esperienza col suo primo marito (M. Robineau, che l'aveva tradita 365 volte in 8 anni), Angèle ha sviluppato una gelosia patologica e controlla attentamente le attività del suo secondo marito. Ribadier, tuttavia, conosce la tecnica dell'ipnosi (il "sistema" del titolo) e la pratica sulla moglie per addormentarla ogni qualvolta vuol compiere una scappatella, per poi risvegliarla al suo ritorno grazie a un trucco che solo lui conosce. Un giorno Ribadier rivela imprudentemente il trucco a Thommereux, un amico di Robineau, ritornato dalla Batavia ed ex corteggiatore della moglie Angèle.
Mentre Ribadier è assente perché impegnato in una delle sue scappatelle, Thommereux usa il sistema di Ribadier per svegliare Angèle e confessarle nuovamente il suo amore per lei. Angèle lo rifiuta, ma, nel momento in cui Thommereux prova a insistere, si sente un forte rumore dall'esterno: è Ribadier che ritorna a casa, inseguito da Savinet, un commerciante di vini e marito dell'amante di Ribadier. Thommereux scappa dalla finestra ed Angèle, fingendo di essere ancora in un profondo sonno ipnotico, sente quindi Ribadier ammettere le sue colpe a Savinet. Dopo la partenza di quest'ultimo, Angèle fa una furiosa scenata al marito. Ribadier cerca di spiegarsi.
Le giustificazioni, poco plausibili, che fornisce alla moglie, non la convincono però affatto, per cui Ribadier si vede costretto ad applicare nuovamente il suo infallibile stratagemma. Ipnotizzando nuovamente la moglie, fa in modo che Angèle si risvegli solo nel bel mezzo di una partita all’écarté da lui simulata con Thommereux, e facendole credere di essere stata vittima di un sogno. Angèle, ingannata dalla calma del marito, gli crede un’altra volta.
Tutto sembra filare a meraviglia ma, quando Savinet sopraggiunge per supplicare Ribadier di risvegliare sua moglie Thérèse, che egli ha involontariamente addormentato in una tenuta ben poco consona, Angèle capisce l’imbroglio e Ribadier non sa più come giustificarsi. A questo punto Angèle sfrutta il sistema del marito fingendo di rivelare che, quando vniva ipnotizzata, riceveva la visita di un amante. Thommereux pensa che lei si riferisca a sé stesso, mentre Ribadier indignato va alla ricerca dello sconosciuto intruso. Vicino alla finestra, i due scorgono una fibbia strappata dai pantaloni di un uomo: si scopre poi che apparteneva al cocchiere Gusman, salito per la finestra allo scopo di trovare la cameriera Sophie di cui era innamorato. Dietro mancia, Gusman rivela subito che era solito scavalcare la finestra per poter incontrare una donna dalla quale era accolto con entusiasmo; Ribadier e Thommereux sono atterriti e si voltano verso Angèle per valutare la veridicità del racconto del cocchiere. Il rifiuto della donna li convince della veridicità, ma Gusman li rincuora confessando loro che la donna a cui si riferiva era Sophie.
Chiaramente alla fine tutto si risolve nel migliore dei modi: Savinet si rassegna senza difficoltà all'increscioso episodio riuscendo pure a fare un congruo ordine di vini per Ribadier; Angèle perdona il marito, che promette di non ricorrere più al suo sistema; ed in quanto a Thommereux se ne tornerà alla sua Batavia.