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“CANNALUVARI CA BIRRITTA RUSSA”

Commedia brillante in tre atti di Saro Costantino

Tutto si svolge nella sacrestia di padre Ludovico, umile parroco di un paesino della Sicilia orientale; Perno e motore della storia è il ritorno dall’America, dopo anni di “esilio”, di suo nipote Paolo, evento che stimola la curiosità ed il pettegolezzo di tutti i compaesani: “comu mai torna?”...”per quale motivo se ne è andato?”...e...”comu fu” e “comu non fu”... riuscendo a scatenare l’ira, il desiderio e la preoccupazione dei vari personaggi che si alternano sulla scena. Gli abitanti del piccolo borgo danno così vita a tutta una serie di scenette esilaranti, frutto di equivoci e malintesi che riassumono alcune tra le più famose “massime” della nostra tradizione popolare: “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, “Tuttu u munnu è paesi”... Ecco, dunque, come fatti e personaggi sono riconoscibili in ogni epoca e in ogni luogo, poiché ambizione, vendetta e gelosia da sempre condizionano l’animo umano, da cui l’ammonimento finale: “Non c’è libertà senza canuscenza di viviri”. Insieme all’associazione culturale “Colapesce” in ricordo di Saro Costantino a dieci anni dalla sua scomparsa.

“CANNALUVARI CA BIRRITTA RUSSA”: Testo
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